Cannella,
buccia d’arancia e abete sono i tre profumi che associamo immediatamente al Natale:
ci riportano all’infanzia e alle merende nei lunghi pomeriggi dei giorni di
festa.
Stavo
cercando notizie sull’albero della cannella per un articolo e mi sono ricordata
dell’arroz con leche, la ricetta cántabra assaggiata per la prima volta quest’estate
al rifugio Vega de Ario e poi ancora in altre mille versioni durante il nostro
viaggio on the road lungo la costa atlantica spagnola tra Euskadi Cantabria e Asturie.
Così ho cercato la ricetta online e, tra un articolo e l’altro, ho
messo a bollire il latte… buona quasi quanto l’originale!
Ingredienti:
3
pugni di riso
2
bicchieri di latte
2
cucchiai di zucchero
cannella
in polvere
la
scorza di 1 limone grattugiata
1
pizzico di sale
Preparazione:
-
fate bollire il riso per 5-10
minuti, poi scolatelo, passatelo sotto l’acqua fredda per sciacquare via l’amido,
strizzatelo e mettetelo in una pentola con il latte
-
fate cuocere a fuoco basso
aggiungendo scorza di limone, zucchero, sale e cannella
-
quando il riso e morbido e il latte
consumato, spegnete il fuoco, versate l’arroz con leche nelle ciotole da dessert e
lasciate raffreddare
L'arroz con leche va servito freddo con una spolverata di cannella, e
fa subito Natale!
A proposito di
cannella
Conosciuta
fin dai tempi antichi, la cannella è la
spezia più diffusa nel mondo, presente nelle cucine occidentale e
orientale, in piatti dolci e salati, per aromatizzare tè, vini e liquori, nei
cocktail come nelle bevande calde.
Si ottiene arrotolando
ed essiccando la parte più interna della corteccia dei rami giovani di
due piante esotiche: la più pregiata deriva dal Cinnamomum zeylancium,
conosciuta anche come cannella di Ceylon perché originaria delle Indie
meridionali, in particolare Sri Lanka e Birmania, e dalla corteccia di Cinnamomum cassia, chiamata anche
cannella della Cina, meno dolce, aspra e pungente. Entrambe queste piante
appartengono alla famiglia della Lauraceae, come l’alloro, con cui hanno in
comune il portamento, la caratteristica di perenne sempreverde e l’aspetto
delle foglie, lucide, cuoiose, di colore verde intenso.
In
natura il Cinnamomum zeylancium è un albero di circa 15 metri dalla corteccia
marrone chiaro e dalla chioma densa e tondeggiante. Ha foglie lanceolate,
dalle nervature profonde, lunghe fino 18 centimetri e piccoli fiori bianchi
molto aromatici che lasciano il posto a bacche di colore viola.
Benché
non sia consigliabile cimentarsi con la raccolta e l’essicazione della spezia
in casa, è possibile coltivare il
cinnamomo come pianta ornamentale d’appartamento. Originario dei tropici,
vuole un clima caldo e umido che alle nostre latitudine implica la coltivazione
in vaso per un facile ricovero in inverno. In estate può essere spostato
all’aperto, sul terrazzo o in giardino, in una zona d’ombra luminosa. Non
tollera il vento e vuole un terreno profondo e umido, ma al tempo stesso ben
drenato.